Un nuovo capitolo giudiziario si aggiunge alla lunga vicenda che vede coinvolto Claudio Marini, 53 anni, regista originario di Frosinone che si faceva chiamare “Alex Belli”. L’uomo è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una giovane aspirante attrice di Viterbo, adescata con il pretesto di un provino cinematografico.
Finti provini e abusi
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Marini avrebbe contattato la ragazza tramite un annuncio pubblicato online nel 2019, proponendole un provino in un fast food di Roma per una scena “audace”. Dopo averle detto che il locale non era adatto a girare, le avrebbe chiesto di raggiungerlo a casa sua “per risparmiare sul budget e lavorare meglio sulla parte”.
Una volta nell’abitazione, il regista avrebbe abusato della giovane, fingendo di mostrarle come interpretare la parte della “donna passionale”.
Il metodo era sempre lo stesso: annunci su internet, promesse di ruoli nel mondo dello spettacolo, appuntamenti che si trasformavano in vere e proprie violenze. In totale, dodici ragazze hanno sporto denuncia contro il 53enne, raccontando pubblicamente le stesse dinamiche e descrivendo un uomo capace di manipolare i loro sogni per approfittarsi di loro.
La seconda condanna
Già nel 2023, Marini era stato condannato a 11 anni e 9 mesi di carcere per reati analoghi, ma la nuova sentenza, arrivata nei giorni scorsi dal Tribunale di Roma, conferma un quadro ancora più pesante, con pene accessorie e l’obbligo di risarcimento alle vittime.
Al momento, la condanna non è ancora definitiva e l’uomo è in libertà, ma dovrà comparire anche davanti al Tribunale di Frosinone per altri episodi contestati nel territorio provinciale.
Un caso che scuote anche il mondo dello spettacolo locale
Il caso di “Alex Belli” ha scosso profondamente l’ambiente artistico, rivelando come la promessa di un provino possa diventare una trappola per giovani attrici in cerca di opportunità. Gli inquirenti continuano a indagare su possibili altre vittime.