Daniele Crescenzi, giovane studente dell’IIS Alessandro Volta di Frosinone, ha sviluppato Remocat, un’app nativa per Android pensata per la sicurezza locale dello smartphone. Il funzionamento è tanto semplice quanto innovativo: chi tenta di accedere al telefono viene fotografato in modo silenzioso e l’immagine viene immediatamente analizzata da un modello di riconoscimento facciale che lavora interamente in locale: gira esclusivamente sul dispositivo, senza mai uscire dallo smartphone né inviare dati a server esterni o servizi in cloud.
Il funzionamento
«Parliamo di un sistema completamente nativo, scritto in C, Java e Kotlin», spiega Daniele. «Oggi quasi nessuno sviluppa più in questo modo, perché è molto più complesso rispetto all’utilizzo di framework moderni o low-code. Ma proprio per questo garantisce solidità, velocità e sicurezza totali».
Remocat non si basa su strutture semplificate: è il risultato di oltre 300 file di codice sviluppate in soli quattro mesi, affrontando una delle curve di apprendimento più impegnative nel panorama dello sviluppo per Android. Ogni aspetto dell’app — dalla logica al design grafico, dal sistema di accesso alle automazioni, fino alla pubblicazione sullo store — è stato progettato e realizzato interamente da lui.
«Conosco bene tecnologie che mi avrebbero permesso di ottenere risultati simili in metà tempo», racconta, «ma ho scelto consapevolmente di farla così: è stata prima di tutto una sfida personale».
L’applicazione
La prima versione di Remocat è stata pubblicata il 28 luglio sul Google Play Store ed è già operativa.
Si tratta del secondo importante traguardo raggiunto da Daniele nel 2025: nei mesi scorsi ha infatti vinto il contest Seeweb con un’altra app, basata sull’intelligenza artificiale applicata alla didattica, anch’essa interamente progettata e sviluppata da lui.
Un esempio concreto di talento, passione e determinazione nato nel cuore della Ciociaria.