Una serata intensa, tra sorrisi, applausi e commozione, quella andata in scena domenica sera al Teatro Comunale di Castro dei Volsci, cuore culturale della Ciociaria, per la nuova edizione del Premio Nino Manfredi.

Un appuntamento che, anno dopo anno, rinnova il legame tra la città natale dell’attore e la grande tradizione del cinema e del teatro italiani, ricordando non solo l’artista ma soprattutto l’uomo che non ha mai dimenticato le proprie origini.

A sottolineare il senso profondo della manifestazione è stato il Sindaco di Castro dei Volsci Leonardo Ambrosi, che ha spiegato:

“Il Premio Manfredi è il modo con cui l’Amministrazione comunale e le associazioni del territorio vogliono ribadire che Castro dei Volsci è, e sarà sempre, la casa di Nino e della sua famiglia. Lo ricordiamo come attore di fama internazionale, ma soprattutto come figlio di questa terra, che non ha mai reciso il cordone con le proprie radici.”

L’edizione 2025 ha visto sul palco tre ospiti d’eccezione: Flavio Insinna, Giulia Fiume e Nicky Passarella, protagonisti di un incontro tra generazioni, esperienze e linguaggi artistici diversi, ma uniti da un comune filo: l’amore per il teatro e per la verità delle emozioni.

Flavio Insinna: “Il teatro è un atto di pace”

L’attore e conduttore romano, tornato in Ciociaria per ricevere il riconoscimento, ha ricordato quanto Manfredi abbia influenzato la sua vocazione artistica:

“È uno di quegli attori che mi ha fatto innamorare di questo mestiere. Guardando i film di Manfredi, Sordi, Tognazzi, De Sica, ho capito cosa significa recitare con il cuore. Tornare nella sua terra è una festa, perché il teatro è un posto meraviglioso, un atto di pace, un luogo di civiltà in un mondo che corre troppo e dimentica l’ascolto.”

Insinna ha poi rivolto un messaggio ai più giovani, in particolare alla community di Frosinone City, presenti all’evento:

“Studiate, qualunque cosa vogliate fare. Non smettete mai di imparare, perché il sapere vi rende liberi. Come diceva don Milani, il mondo non fa sconti: chi conosce, riconosce anche chi ha davanti e non si fa ingannare. È un atto di libertà.”

Giulia Fiume e la forza del teatro

Sul palco anche Giulia Fiume, attrice siciliana protagonista con Insinna della commedia Gente di facili costumi, diretta da Luca Manfredi, figlio del grande Nino.

La Fiume ha ricordato come il successo dello spettacolo sia nato da una sinergia autentica tra compagnia e pubblico:

“È una commedia che diverte perché è sincera, racconta persone semplici, con fragilità e sogni veri. Ogni sera sul palco ritrovo un pezzo diverso di me stessa e del mio percorso.”

L’attrice ha anche condiviso l’emozione di ritrovarsi in un teatro pieno, in una terra che vive di cultura e partecipazione:

“Castro dei Volsci è un luogo che sa accogliere. Qui si sente il calore delle persone, la passione per l’arte. Portare il teatro dove il teatro è casa è un privilegio.”

Nicky Passarella: “I sogni si realizzano se ci si butta”

A portare una ventata di freschezza e spontaneità è stata Nicky Passarella, volto amatissimo dai social — seguita da quasi due milioni di follower — e oggi impegnata in una nuova avventura nel mondo del cinema.

Premiata per la prima volta come attrice, Passarella ha raccontato le sue emozioni con la semplicità che la contraddistingue:

“È la mia prima volta, ed è tutto incredibile. Castro dei Volsci è stupenda, c’era un tramonto rosa, l’atmosfera perfetta. È un onore ricevere questo premio in un contesto così speciale.”

Ai giovani che la seguono ha lanciato un messaggio diretto e vero:

“Se volete fare qualcosa, fatelo. Non aspettate la frase giusta o il momento perfetto. Buttatevi, perché i sogni si realizzano solo se ci provi davvero.”

Dietro la leggerezza, anche consapevolezza:

“La mia ricetta della felicità? Fingere di esserlo, finché non lo si diventa davvero. A volte sorridere è già un passo per stare meglio.”

Un premio che unisce passato e futuro

Il Premio Manfredi non è solo una celebrazione, ma un ponte tra memoria e futuro.

Come ha ricordato Insinna sul palco, “il teatro è un luogo dove si cresce insieme, dove si impara a guardarsi negli occhi e a non dimenticare che la cultura è un atto di pace”.

Castro dei Volsci, con il suo teatro sempre pieno e una stagione che richiama spettatori da tutta la provincia, si conferma così uno dei cuori pulsanti della vita culturale ciociara.

Una serata che ha lasciato negli occhi di tutti — spettatori, artisti, istituzioni — la sensazione più bella: quella di appartenere a una comunità che sa ancora emozionarsi davanti al talento, alla semplicità e alla memoria.